Storia

La vita non è uno scherzo. Essa trascorre veloce ed irripetibile, senza che mai sia dato ritorno. Spendiamola, dunque, bene. E spenderla bene vuol dire spenderla per gli altri, per il miglioramento degli uomini che ci sono vicini (figli, genitori, coniugi, amici), ma anche per quelli che sono lontani e di cui non conosciamo il volto. La vostra età deve essere l’età dell’utopia, non intesa come l’insieme di ciò che è inesistente e irrealizzabile, ma, direbbe un grande filosofo tedesco, Ernst Bloch, come il filo invisibile ma reale che muove le coscienze, le idee, la storia verso ciò che ancora non è ma dovrà essere. Vi accompagni per tutta l’esistenza la forza dell’utopia, mantenendovi per sempre giovani. Nel momento in cui veniamo posti in questo mondo il nostro dovere è quello di migliorarlo: lo studio e la cultura altro non devono servire che a questo, che a creare le condizioni di una umanità migliore, in cui la speranza rifiorisca e la giustizia abbia il suo regno effettivo. Verso la speranza e la giustizia è il nostro viaggio, perché tale è la nostra essenza di homines viatores, pellegrini e viandanti sempre aperti all’avventura del futuro, sempre protesi alla ricerca del nuovo, sempre pronti a nuove scoperte. Felice Signoretti, adattamento dal Discorso inaugurale del Preside per i 150 anni del Liceo Laura Bassi, Bologna, Pendragon, 2012

Storia della Scuola

Nel 1861, al momento della proclamazione del regno d’Italia, era Ministro della Pubblica Istruzione Francesco De Sanctis, il nostro maggior critico letterario. Trenta anni dopo, nel 1891, una Dichiarazione Ministeriale, conseguente ad un Regio Decreto, intitolava la Scuola Normale Superiore Femminile di Bologna a Laura Bassi, prima donna laureata nello Studio bolognese, eminente figura di scienziata e di intellettuale dell’Europa dei Lumi. Una scelta assai felice, in quanto individuava in una grande figura femminile della città il modello da seguire da parte delle studentesse e esaltava gli aspetti della presenza delle donne nel mondo degli intellettuali del secondo Settecento. Era allora Ministro della Pubblica Istruzione Pasquale Villari, il grande storiografo e meridionalista. Così la storia iniziale del “Laura Bassi”, o delle “Laura Bassi” come vennero denominate fino a qualche anno fa, è segnata dal nome di due Ministri che furono al contempo di eccezionale statura culturale e intellettuale: indubbiamente un buon auspicio e motivo di vanto per una istituzione scolastica. Il “Laura Bassi”, in cui con silenzio e discrezione, per un secolo e mezzo, è stato trasmesso il nucleo culturale su cui vive e cresce questa città, merita l’attenzione di tutta Bologna.

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