Memoria. Il progetto

MEMORIA E DIRITTI UMANI
Testimoni del passato, sentinelle nel presente

 

Progetto svolto in collaborazione con l’Assemblea legislativa ConCittadini

 

Obiettivi specifici: Approfondire la conoscenza di eventi e persone, tracce, luoghi, testimonianze e testi relativi ad alcune delle ferite inferte nel ‘900 dall’uomo all’uomo (dittatura nazifascista, persecuzioni razziali, Shoah, eccidio di Monte Sole, strage del 2 Agosto alla stazione di Bologna…), e a coloro che ne furono vittime o si salvarono e testimoniarono, al fine di promuovere negli studenti una coscienza empatica, critica e vigile per leggere la realtà nella quale vivono, e per sviluppare una mentalità inclusiva, pacifista e attenta agli altri, alle persone e alla collettività.

Modalità organizzative: Il progetto propone percorsi diversi a seconda delle classi destinatarie; tutti saranno preceduti da una fase di contestualizzazione storica e conclusi dalla rielaborazione da parte delle classi e da un momento di restituzione. 

Alle classi prime è destinato il percorso “La memoria in città”, che prevede la scelta da parte dei docenti aderenti al progetto di uno tra i seguenti temi – la Shoah, la Resistenza, la strage del 2 agosto –, la ricerca nell’area cittadina di alcuni tra i principali segni memoriali relativi al tema prescelto, la loro riproduzione (grafica e/o fotografica) e la costruzione collettiva di “mappe di memoria” cartacee e/o digitali, con immagini e brevi didascalie (anche in più lingue).

In specifico: – per il tema della shoah potranno essere prese in considerazione le lapidi ai deportati sul muro della sinagoga e in ghetto, le pietre d’inciampo, il memoriale della Shoah in via Matteotti…, oltre alle storie degli studenti del Laura Bassi espulsi da scuola in seguito alle leggi razziali; – per il tema della Resistenza potranno essere presi in considerazione il monumento a porta Lame che ricorda la battaglia cittadina; il sacrario in piazza Nettuno e il monumento-ossario ai partigiani in Certosa, oltre alle aule dedicate ai sette partigiani ex studenti del Laura Bassi caduti per la libertà; il progetto potrà inoltre prevedere la lettura del libro La partigiana in tailleur, di J. Carioli, su Penelope Veronesi (ex alunna dell’Istituto Magistrale Laura Bassi) e l’incontro con l’autrice; – per il tema della strage del 2 agosto, il percorso cittadino andrà dalla stazione fino a piazza Nettuno, e sarà inserito nel progetto “Ponti di memoria” curato dalla prof.ssa Venturoli e finanziato dall’Assemblea legislativa della Regione, che prevede, alla fine del percorso, l’incontro con uno dei testimoni della strage in una delle sale comunali allestite per l’occasione. 

Alle classi seconde è destinato il percorso “Bambini e comunità: la memoria nel silenzio di Monte Sole”, che prevede per ciascuna delle classi aderenti, dopo un incontro introduttivo, un lavoro di ricerca mediante il quale, a partire dai nomi e dalle storie delle piccole vittime uccise nelle località di San Martino, Caprara, Casaglia e Cerpiano (già studiati nell’ambito del progetto dello scorso anno), si ricostruiscano gli alberi genealogici, dunque le famiglie e le loro intersezioni parentali, così da cogliere la dimensione dell’eccidio come atto obliterativo non solo delle vittime più piccole e innocenti ma anche di un’intera comunità. Il lavoro potrà avvalersi del supporto dell’Associazione delle famiglie delle vittime degli eccidi, che già lo scorso anno fu disponibile alla consulenza, e si avvarrà della consulenza e dell’apporto, nella fase di studio e di introduzione al percorso nelle diverse classi, dell’esperto esterno Thierry Guichard, già docente del Liceo (attività a titolo gratuito). 

Alla fine del lavoro, dopo aver redatto e condiviso gli alberi genealogici delle famiglie coinvolte nella strage, le classi visiteranno Monte Sole e ideeranno segni tangibili di partecipazione e memoria, che saranno presentati anche nell’attività di restituzione. La visita a Monte Sole potrà essere svolta con la guida e l’attività laboratoriale della Scuola di Pace (qualora si aprano varchi nella sua disponibilità: al momento attuale risulta non esserci), oppure con la guide degli insegnanti delle classi e di altri esperti, questi ultimi a titolo volontario e gratuito (Thierry Guichard e Luchita Quario, già insegnanti del Liceo; don Angelo Baldassarri e probabilmente un monaco della Piccola famiglia dell’Annunziata). Per la visita sarà inoltre appositamente predisposto un fascicolo, che raccolga testimonianze dei sopravvissuti e dei familiari e possa favorire – attraverso momenti di lettura da parte degli studenti, in alcuni luoghi significativi, connessi alle testimonianze – la riflessione e la comprensione empatica degli eventi.

Alle classi quarte è destinato il percorso Nulla resta di lui: egli testimonia attraverso queste mie parole” (P. Levi, La tregua). Piccole vittime della grande storia, che prevede il viaggio ad Auschwitz (Auschwitz-Birkenau e Auschwitz I) di tre o quattro studenti per classe (per un totale di 40), preceduto da un lavoro collettivo in classe e da una preparazione specifica per gli studenti partecipanti al viaggio.

Più in specifico il viaggio (a febbraio, dal giovedì pomeriggio alla domenica) vuole affrontare il tema della deportazione e dello sterminio dei bambini, che sono vittime non casuali, anzi veri e propri destinatari dello sterminio nazista, al fine anche di sviluppare l’attenzione per gli inermi e per gli innocenti, e di stimolare una coscienza civica che sappia scorgere e contrastare nella contemporaneità le dinamiche di violenza e sopraffazione che coinvolgano, in particolare, i bambini. Il viaggio è preparato da due incontri introduttivi con esperti e da letture di testimonianze e saggi, e prevede, il primo giorno dopo l’arrivo, a Cracovia, la visita al ghetto ebraico, al Museo ebraico della Galizia e al Museo dell’ex fabbrica di Schindler, e il giorno successivo la visita di 6 ore complessive ai due campi di Auschwitz, con letture di testi e gesti simbolici da parte degli studenti.

Il percorso prevede la fase di preparazione (lavoro in classe, incontri con gli esperti: uno storico dell’Istituto Parri ed Elisabetta Ruffini, Direttrice dell’ISREC-BG) a gennaio/febbraio e di due viaggi.

Il percorso ha concorso al finanziamento del bando “Viaggi della Memoria, Viaggi attraverso l’Europa” dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, il cui importo è destinato a decurtare le quote di viaggio degli studenti.